Non è nuova la situazione di degrado dei monumenti “garibaldini” al Gianicolo (come in tante altre località italiane) ma al tema abbiamo voluto dedicare la copertina della nostra rivista per richiamare l’attenzione sull’incuria di questo angolo stupendo di verde popolato dai busti marmorei dei difensori della Repubblica Romana del 1849 e dominato dall’imponente statua equestre di Garibaldi, cinta di transenne, e da quella omologa di Anita sorretta da arrugginiti ponteggi. Da qualche mese abbiamo lanciato un appello – riportato in terza pagina e commentato dalla presidente Annita Garibaldi – perché si intervenga da parte di chi ne ha la competenza per recuperare, in tempi rapidi, alla piena fruizione pubblica e in sicurezza il luogo più significativo delle memorie risorgimentali della Capitale e non solo. Tanto più con urgenza in vista del bicentenario della nascita di Anita che cadrà l’anno prossimo.
Noi, intanto, abbiamo omaggiato l’eroina partecipando attivamente al progetto “Due mondi e una rosa per Anita”, promosso dal Museo Renzi di Borghi (FC), che ha visto la messa a dimora di un arbusto di rosa, appositamente creato, in numerose località italiane e perfino in Brasile. Poche settimane fa l’evento si è ripetuto a Riofreddo, nel giardino del Museo che fu residenza di Ricciotti Garibaldi, a cura della Sezione “Sante Garibaldi” della nostra Associazione. Ma l’omaggio ad Anita a cui teniamo particolarmente come ANVRG lo annunciamo nell’ultima pagina di copertina nella speranza che sia gradito a soci e simpatizzanti.
Il riconoscimento ottenuto dalla nostra rivista da parte dell’Istituto italiano di pubblicistica storico-militare “Quinto Cenni” ci fornisce l’occasione di tracciare una sintesi del percorso storico di Camicia Rossa dal dopoguerra in poi, dalla quale appare evidente il filo conduttore sempre perseguito dal Risorgimento alla Resistenza. Ne è prova il successo della diffusione di “P di Partigiano”, il romanzo storico del nostro consocio Pasquale Donnarumma patrocinato dall’ANVRG, oggetto di recensioni favorevoli tra cui quella che pubblichiamo nelle pagine seguenti curata dal prof. Alfonso Conte dell’Università di Salerno.
Non perdetevi, infine, il gustoso articolo di Stefania Magliani su Garibaldi e le vaccinazioni, a conferma della modernità del personaggio cui ci ispiriamo. (s.g.)